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> II Edizione del Concorso Nazionale di Poesia
 
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Inviato il: Domenica, 15-Nov-2009, 16:17
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Premio Città di Gravina in Puglia, iscrizione entro il 15 ottobre 2009.

La Casa Editrice "Il Grillo Editore" di Gravina in Puglia (Bari) promuove la II Edizione del Concorso Nazionale di Poesia "Premio Città di Gravina in Puglia" dal titolo "La piazza: luogo del sentire comune" con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Gravina in Puglia, della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" e del Presidio del Libro di cui Gravina è entrata a far parte proprio in questi mesi. Dopo la soddisfacente esperienza della I edizione del Premio avente come tema "La terra della mia anima" che ha visto la partecipazione di oltre 400 poeti e 700 componimenti, "Il Grillo Editore" torna proponendo un nuovo soggetto poetico tanto caro agli scrittori dei secoli scorsi: la piazza.

Già nel 2001 presente nelle tracce della prova scritta di italiano degli esami di maturità, la piazza continua ad essere oggi il soggetto preferito di canzoni di musica leggera, componimenti poetici e romanzi.



La piazza come luogo dell'incontro e della memoria, come spazio fisico e interiore, come punto di partenza e di arrivo, come luogo di scoperta della propria identità e di recupero di valori, come rifugio della propria malinconia, "testimone e crocevia dei vissuti" come ha scritto qualcuno. La piazza è quella dove cercare se stessi e gli altri, le proprie radici e la propria storia. Tante sono le piazze italiane i cui nomi ci ricordano eventi, personaggi, storie, luoghi. È nella piazza, l'antico foro, l'antica agorà, che il popolo si ritrova a festeggiare il suo santo patrono, a degustare i propri sapori, ad ascoltare i propri beniamini, a parlare di ideali, a combattere per ciò in cui si crede. Piazza Duomo a Milano, piazza dei Miracoli a Siena, piazza San Marco a Venezia, piazza Navona, del Campidoglio, del Popolo e del Quirinale a Roma, piazza del Plebiscito a Napoli, piazza Santa Croce a Firenze: piazze importanti, grandiose e maestose.



Accanto a queste, piccole piazze di paese, allietate da feste popolari, da giochi e mercati, affollate nelle sere d'estate, vuote e mute nelle brevi giornate invernali. Centri del potere religioso, politico ed economico nel passato, luoghi di un presente variegato e spazi di un futuro ancora incerto.
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